Ponti Arco Sant'Antonio di Mavignola - Campiglio


VERIFICHE DI STABILITÀ E INTERVENTI DI RISANAMENTO STATICO DEI PONTI SULLA STATALE 239 DI CAMPIGLIO FRA LE PROGRESSIVE  - KM. 19.200 – 24.300

Il ponte è stato calcolato di I° categoria. Le spalle del ponte sono rimaste quelle dell’impalcato del ponte precedente (ora demolito), in quanto di dimensioni massicce; è stato sufficiente realizzare una trave in c.a. in testa alle spalle in grado dia ripartire i carichi accidentali trasmessi dalla struttura orizzontale.E’ stato redatto il calcolo di un ponte stradale in adiacenza al “Rio Val dei Ponti” sulla strada statale  239 di Campiglio.     L’intervento ha previsto la formazione di un impalcato in calcestruzzo armato avente luce netta fra gli appoggi di 14,25m e larghezza di 7,00m.     
        
E’ stato redatto il calcolo relativo alla formazione di una passerella carrabile posta in adiacenza al ponte “Rio Limeda”  sulla strada statale  239 di Campiglio. L’intervento ha previsto la formazione di una soletta in calcestruzzo armato di spessore pari a 50cm, avente luce netta di 9,00 metri calcolata come ponte di II° categoria  e quindi in grado di sopportare il passaggio di mezzi sgombraneve. Si è calcolata la spalla e le relative fondazioni in cemento armato sorrette da micropali.

Determinate le intensità di H ed S è possibile verificare la stabilità dei giunti in chiave ed all’imposta.
“Dopo aver calcolato i carichi agenti (peso soletta e peso muratura e carichi accidentali,  sopra il concio considerato), si sono trovate le rette d’azione r1, r2,… delle risultanti parziali. Connettendo i vettori R1, R2,… (dati dalla somma dei carichi verticali agenti su ciascun concio),  con un poligono funicolare p di polo P, si determina la posizione della risultante R (r1+r2+  ..). Per la simmetria, la spinta H in chiave è senz’altro orizzontale e passa per il punto di nocciolo superiore, mentre la spinta S all’imposta passa per il punto di incontro della H con la R; quest’ultima condizione è obbligatoria affinché vi sia equilibrio tra la forza R e le reazioni H ed S. Per determinare le intensità di H ed S si tracciano dalle estremità della R le parallele alle direzioni di H ed S fino a che si incontrano nel punto Q.
La  verifica di stabilità degli archi è stata redatta con il metodo di Méry che di seguito si descrive brevemente:

 
Il calcolo strutturale ha riguardato: 1) indagini sul terreno; 2) caratteristiche dei materiali impiegati; 3) sovraccarichi accidentali; 4) verifica della soletta di ripartizione; 5) verifica di stabilità degli archi; 6) verifica di stabilità delle spalle dei ponti; 7) verifica delle murature verticali in blocchi di granito; 8) calcolo dei micropali; 9) verifica della pila e suo consolidamento; 10) consolidamento della spalla tramite micropali; 11) verifica muro d’ala esistente;


L’assorbimento delle forze orizzontali è stato calcolato tramite micropali inclinati che sono stati posizionati alle estremità della soletta. Si è dovuto intervenire, laddove necessario, sulle fondazioni di spalle e pile con cordoli in conglomerato cementizio armato e micropali.    E’ stato necessario infine prevedere la rimozione e il successivo rifacimento di alcuni muri di testa delle spalle dei ponti mediante setti in conglomerato cementizio armato rivestiti con blocchi di granito.
L’intervento ha previsto la formazione di una soletta in calcestruzzo armato di  spessore pari a 30cm, con funzione di ripartizione dei carichi accidentali e delle forze orizzontali dovute al vento, al sisma e all’azione frenante.

Gli archi presentano in corrispondenza delle “reni” un rinfianco in conglomerato cementizio.    Il riempimento è composto da muratura contenuta lateralmente da setti in blocchi di granito. L’impalcato è costituito da massicciata contenuta lateralmente da cordoli in calcestruzzo che sostengono i parapetti in muratura e in profili metallici.
Strutturalmente i ponti sono formati da archi in calcestruzzo non armato e da spalle e pile in blocchi di muratura in granito; le fondazioni sono in calcestruzzo.
c)    Ponte “Rio Colarin” costituito da un’unica campata ad arco di luce netta pari a 5,00m con spessore dell’ arco che varia da 40cm in chiave a 60cm all’imposta.
b)    Ponte “Rio Fratè” e ponte “Rio Plazza” costituiti da tre campate ad arco di luce netta e costante pari a 8,00m. Lo spessore degli archi varia da 40cm in chiave a 60cm all’imposta.
a)    Ponte “Rio Rastel” costituito da tre campate ad arco di luce netta rispettivamente pari a 8,00m, 18,20m e 8,00m. Lo spessore dell’arco avente luce di 8,00m varia da 40cm in chiave  a 60cm all’imposta. L’arco invece di 18,20m ha uno spessore che varia da 60cm in chiave a 90cm all’imposta.
I ponti considerati hanno le seguenti caratteristiche:
Sono state redatte le verifiche di stabilità e il calcolo relativo ad interventi di risanamento statico dei ponti sulla statale S.S. 239 di Campiglio fra il chilometro  19.200 e il chilometro 24.300.